In un incontro sorprendente tra streetwear, collezionismo e cultura pop, prende forma una delle collaborazioni più eccentriche e affascinanti del 2025: Labubu x Sacai, con il tocco di Pharrell Williams e la partecipazione della band K-pop SEVENTEEN. Non è solo una capsule collection, ma un evento creativo che mette insieme moda, arte e beneficenza, in un contesto internazionale che coinvolge nomi e pubblici molto diversi tra loro.
Chi è Labubu?
Per chi non lo conoscesse, Labubu è un personaggio creato dall’artista hongkonghese Kasing Lung e prodotto da Pop Mart. Si tratta di una figura dal design buffo e inquieto, a metà tra creatura dei boschi e pupazzo da collezione. In pochi anni, Labubu è diventato un’icona: non solo oggetto cult tra i collezionisti, ma simbolo di una nuova estetica ibrida, che unisce l’immaginario infantile a una sensibilità fashion contemporanea. Il suo appeal ha già conquistato celebrità e influencer in tutto il mondo.
La collaborazione tra sacai, SEVENTEEN e Pharrell
Il progetto prende vita su JOOPITER, la piattaforma curata da Pharrell Williams, e si sviluppa in due direzioni. Da un lato c’è una capsule collection firmata sacai e dedicata ai fan: hoodie, T-shirt e cappelli con una grafica ispirata all’universo di SEVENTEEN, caratterizzata dalla sigla J–17–S. Dall’altro, una blind box auction, asta benefica in cui 14 Labubu vengono messi in palio, ciascuno vestito con un onesie sacai x Carhartt WIP creato appositamente per l’occasione.
Tra i pezzi all’asta ci sono anche una giacca in pelle indossata da SEVENTEEN in un videoclip e una T-shirt autografata da 11 membri della band. L’asta si svolge dal 9 al 18 giugno, e i proventi saranno destinati a progetti sostenuti da UNESCO. Un’iniziativa che fonde moda e impegno sociale, rafforzata dal coinvolgimento di artisti e brand che parlano a pubblici globali.
Una strategia culturale perfettamente orchestrata
Ciò che rende questa collaborazione unica è la sua natura trasversale. Labubu, fino a ieri giocattolo per collezionisti, si trasforma in icona fashion grazie all’intervento di sacai. Chitose Abe, direttrice creativa del brand giapponese, non si limita a riproporre il logo o a firmare un semplice merchandising: ridisegna completamente l’estetica del personaggio, vestendolo con look tecnici, stratificati, dal sapore workwear, perfettamente in linea con lo stile di sacai.
Pharrell, in veste di curatore e promotore, orchestra l’operazione trasformandola in un evento multicanale, che coinvolge la moda, il pop, la musica e il collezionismo. L’aggiunta di SEVENTEEN – gruppo da milioni di fan – garantisce una risonanza globale e moltiplica l’appeal presso un pubblico giovane e internazionale.
Il progetto segna un momento chiave nella trasformazione degli oggetti pop in elementi di lusso e cultura. Labubu non è più soltanto un giocattolo: diventa una creatura di culto, un prodotto da asta, una tela bianca su cui designer e artisti proiettano nuove visioni. Il fatto che i pezzi siano venduti tramite una blind box – cioè senza sapere quale Labubu si riceverà – accentua l’aspetto collezionistico, rendendo ogni pezzo irripetibile e desiderabile.
In un’epoca in cui le collaborazioni tra brand sono all’ordine del giorno, Labubu x sacai si distingue per l’inventiva, l’intelligenza strategica e la capacità di unire mondi apparentemente lontani. Il risultato è una collezione che parla ai fashion addict, ai fan del K-pop, ai collezionisti di toy art e a chiunque sia interessato a intercettare le nuove rotte della creatività contemporanea.